Linea Radio Savona - Hi- Fi internet radio senza pubblicit. ![]() Tom Waits - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto : : Onda. Rock. Tom Waits . Nell'arco di trent'anni di carriera, si . L'immaginario di Waits . Waits narra di un sogno americano che, ammirandosi borioso negli specchi deformanti di un luna park, si riscopre improvvisamente incubo. Ma ancor prima che nei cantori della beat generation, i prodromi della poetica waitsiana possono essere riscontrati nelle narrazioni maledette di Robert Johnson e ancor prima nel concetto stesso di americanit. Essere americano significa condurre una battaglia per liberare se stessi dalle limitazioni con cui nasce l'individuo, spiega Greil Marcus in . Nonostante la portata sperimentale della sua musica, Waits rimane fondamentalmente un artista americano con tutti, comunque e ove se ne sentisse il bisogno, i distinguo del caso. Ma le sue storie, nell'universo immaginifico della canzone americana, costituiscono l'esatto contraltare della poetica springsteeniana. Il Boss, in un narrare populistico, se non demagogico, racconta le difficolt. Springsteen nutre la gente con ci. La nazione di Waits . Nella sua poetica . Nato a Pomona, vicino a Hollywood, in California, nel 1. Tom Waits incontr. Waits cantava una ballata accompagnandosi con la chitarra, mentre Hank si cimentava in uno dei suoi reading (l'incontro fu filmato da Ron Mann in . Cantori del sottosuolo, della . La carriera artistica di Tom Waits nasce dalle difficolt. Ancora adolescente, . Sono gli anni in cui vagabonda tutta la notte per le strade di Los Angeles, ascoltando storie di prostitute, di ubriaconi, di clochard, di piccoli e grandi poeti beat, storie che torneranno nelle sue canzoni. La sua passione per gli eccessi sta tutta in una sua celebre frase: . La gente ascolta le sue storie strampalate, partecipa, ride, si commuove e dialoga con la sua voce da vecchio bluesman. Il gestore ne comprende il talento e propone al giovane cameriere di intrattenere ogni sera il pubblico. ![]() ![]() Waits guadagna pochi dollari, ma riesce a mettersi in luce cantando vecchie canzoni degli anni '4. Il padre gli aveva dato i primi rudimenti musicali e trasmesso la passione per il jazz, in particolare per il grande batterista Gene Krupa. E' la fine della . E' l'inizio della storia del giovane Tom, che comincia a farsi accompagnare da un'ottima band di musicisti jazz, con cui fa il giro dei locali di Los Angeles. Da autentico artista underground rifugge i riflettori, la fama, lo show business. Scheda film I magnifici sette (1960) Vive nei sotterranei della metropoli ed esce fuori di notte, regalando poesia disperata e struggente, piena d'amore. Il suo primo album . Ad integrazione della pagina dedicata ai complessi beat più noti a livello nazionale, questa pagina presenta le schede di un nutrito gruppo di complessi e cantanti. A partire dal 18 giugno si inaugura su Rai3 il ciclo di film “Il mio nome è Bond” che porterà sul piccolo schermo 23 titoli della saga di 007, in ordine. Il CD "Vieni Fuori" di Marco Liotti & Fifty Fifty finalmente su ITunes clicca qui Marco Liotti & Fifty Fifty. Lo spettacolo di Marco Liotti & Fifty Fifty ripropone le. Offre interviste ad artisti, recensioni ed articoli. Il mix and match di generi rende le Adidas Gazelle - scarpe iconiche per antonomasia - perfette per ogni abbinamento e stile. Dall'ufficio allo shopping. Dal 2009 abbiamo il piacere di intrattenervi sul web con le nostre programmazioni caratterizzate, tra l'altro, dall'assenza di interruzioni commerciali. Scheda film Grease (1978) Gli Heart sono un gruppo musicale statunitense fondato nei primi anni settanta e tuttora in attività. La loro produzione unisce elementi hard rock, heavy metal e folk. La passione per le macchine e per le folli gare in autostrada gli rimarr. Anche la seconda traccia, . Sulle stesse tonalit. Nel complesso, . Nel 1. Heart Of A Saturday Night, un . Decisiva la mano del produttore Bones Howe, che costruisce atmosfere fumose e notturne a far da cornice alle tracce. L'appassionata . E' una collezione di talking blues in versione live, che Waits interpreta da par suo, affiancato da un quartetto jazz, tra amori alcolici e istantanee marcite di una Los Angeles notturna, affollata di personaggi torbidi e poco raccomandabili (. E quasi ogni traccia viene preceduta da un interludio in stile cabaret, in cui l'autore narra la genesi del brano, spesso in chiave comica. Tra gli episodi pi. A chiudere il brano, per. Nell'introduzione di . Nel 1. 97. 6 il cantautore di Pomona allarga ulteriormente i suoi orizzonti musicali con Small Change. Aperture jazz, malinconici blues, canzoni d'amore e di solitudine fanno di quest'album il suo primo grande capolavoro. Bozzetti alticci e disperati come . La quasi- parodia di Armstrong nel dixieland jazz di . E' il tempo di Foreign Affairs. La sua scrittura attinge dai ricordi d'infanzia. La canzone . E poi il capolavoro . In questi anni, Waits . Nel 1. 97. 8 esce Blue Valentine. E ancora una volta Waits sceglie di stare . E' un disco di lettere (il titolo allude alle . La sua voce si fa sempre pi. L'album presenta ancora i temi cari, come l'amore, il blues, suonato con vecchi organi hammond, e l'infanzia. Apre in gloria la title track, che punta dritto al cuore, come da titolo, con il consueto armamentario di trucchi emotivi e fumi d'alcol. Dominano toni depressi da post- sbronza, con blues alticci come . Ma non mancano nuove incursioni crude nelle viscere urbane (. L'album contiene anche la classica . L'occasione gli . Incontro che diventer. Da queste collaborazioni nasce anche la carriera cinematografica di Waits. Prima piccole parti con lo stesso Coppola nei . Nel film appare il Waits pi. Il cinema per. Segna il netto e irreversibile mutamento da semplice, per quanto dotato, pseudo- crooner cocktail jazz da night club fumoso a erudito compositore post- moderno, in grado di concepire una sorta di musica totale, debitrice tanto ai maestri del cantautorato americano, quanto a forme musicali diverse, proprie del folklore afro, europeo e non solo. L'amalgama di suoni tanto differenti ha dato vita a una serie di asimmetrie ritmiche, disarmonie e stonature cabarettistiche, che hanno per. E in questo senso il mood umbratile, a tratti depresso, dei pezzi fa del disco una messa cantata, attraverso cui assicurare le anime irredente alla salvazione di un inferno paradisiaco, di sicuro maggiormente desiderabile rispetto all'atroce e inesauribile caducit. Scandita da una ritmica marziale da marcetta militare, mentre la chitarra elettrica asseconda le intonazioni vocali di Waits, con corno e basso acustico a conferire una dimensione rurale, . Raccontando di una citt. In un'atmosfera rarefatta, ma cupa, da film noir, Waits sfodera con . Una ritmica da ballo afro- caraibico (favorita da marimba e tintinnii assortiti) accompagna un banjo bluesy che svisa free- form, con la voce profonda di Waits a completare questo nonsense collagistico di esotismo . Dopo tanto romanticismo, irrompe all'improvviso il crudo rock'n'roll di . L'accompagnamento di . Nel delirio talking- jazzy di . Ancora una recitazione da commediante consumato in . Il vertice emotivo del disco . Ancora un bluesaccio da locale malfamato . A dargli man forte una pattuglia di ospiti d'eccezione, come John Lurie, Robert Quine, Marc Ribot, e Keith Richards. Anche se l'incipit di . L'ode acustica di “Time” mette a nudo il lato pi. Ma il talento si vede anche dagli episodi pi. Waits scava ancora nei dirupi dell'animo e sembra riuscire a scendere sempre pi. Per assurdo Tom Waits diventa, con la sua voce . Marimbe, banji, percusioni, la chitarra di Keith Richards e l'amore per la musica del grande Kurt Weill creano una geniale fusione di elementi apparentemente distanti tra loro, facendo di Waits uno dei pi. Anche la sua scrittura diventa sempre pi. E' musica costruita con pochi orpelli sonori, scabra e nuda nella sua malinconia cosmica: a . Una testimonianza delle straordinarie esibizioni di uno dei massimi entertainer della storia del rock. In questo periodo Waits si dedica prevalentemente alle colonne sonore, con One From The Heart (1. Night On Earth del 1. L'album richiama ancora una volta al fianco del cantautore di Pomona una serie di ospiti di lusso, come Keith Richards, il bassista dei Primus Les Claypool, David Hidalgo dei Los Lobos e il solito Ralph Carney. La scaletta propone un'alternanza in chiaroscuro, in cui ogni canzone cupa ha il suo contraltare in un’altra un po’ pi. Svetta l'inno festoso di . Christopher. Non beve pi. E' sposato con Kathleen Brennan (divenuta amministratrice unica di tutti i suoi beni) e ha due figli. Ma continua sempre a urlare, con la sua voce ormai distrutta dall'alcol, che la vita ha il suo wrong side. E lui rispose: . Il cantore dell'America underground e della . Una voce granulosa che si effonde in blues aspri e febbrili, ma sempre intrisi di una vena malinconica, come nella splendida . Il tempo passa, la sua voce si fa sempre pi. E Mule Variations, composto con la collaborazione della moglie (. Sono sedici pezzi in bilico tra momenti duri e improvvisi slanci romantici, come nella miglior tradizione del cantautore americano. Sono gracchianti e spesso deliranti blues, segnati da clangori e percussioni di ogni tipo, suoni gutturali e distorti. Sono insomma canzoni surrurali. Sono serviti a riascoltare il Waits dei tempi migliori, capace di ammaliare e commuovere con la sua voce roca, quasi stonata, da cantante di un piano bar stralunato e surreale, con la sua sincerit. E nel 2. 00. 2 torna addirittura con due album, Alice e Blood Money, che lo rivelano ancora una volta compositore bizzarro e versatile oltre che interprete graffiante, con canzoni inedite che risalgono agli anni 9. Alice parte con il brano omonimo: una ballata di una malinconia atroce con un accompagnamento molto jazzy; . Di clima un po' diverso . Un pezzo come . Veniamo sorpresi da balordi hip- hop incastonati in improbabili rhythm'n'blues, e . Ma non mancano le consuete . Chiude degnamente l'album . Un disco forse un po' troppo autoreferenziale, ma certamente di gran classe. Nel 2. 00. 6 Waits torna con un lavoro tutto incentrato sulla sua versatilit. Il primo disco ci illustra il lato di Waits pi. Non di solo blues canonico vive per. Nel cuore del disco si trova un momento di grande intensit. Le emozioni continuano nelle seguenti “Little Man” (splendida) e “It’s Over”, in cui il cantante californiano veste la muta del cantante da jazz- club tra aliti di sax e tromba, pianoforti dal tocco lieve e spazzolate di batteria, o nella “If I Hav To Go” che ricorda i tempi di “Closing Time” e “Blue Valentines”. I bastardi (. Non mancano per. Ma le chicche non finiscono qui; c’. Orphans: Brawlers, Bawlers & Bastards . Passano cinque anni ed . Un disco in cui il cantautore di Pomona rilegge tutte le sfaccettature della sua lunga carriera, sorvolando a volo d'uccello la ventina di album dati alle stampe e pescandone elementi qua e l. Il blues luciferino di . Con la seguente . Il jazz'n'roll con finestra sui Sixties di . Di straziante eleganza la ballata in punta di vinile . Il cameo di Keith Richards nella desolata . Ma Waits non perde un colpo e ammalia come trent'anni fa.
0 Comments
Leave a Reply. |
AuthorWrite something about yourself. No need to be fancy, just an overview. Archives
September 2017
Categories |